Uno dei frutti del
sinodo Sinodo:
riunione dei delegati che agisce in qualità di istanza decisionale.
di Cianforan fu la Bibbia di Olivetan, richiesta e finanziata dai delegati della “povera chiesa” menzionata dal traduttore nella sua prefazione.
Luigi Oliviero, più noto con il nome di
Pierre Robert Olivetan Olivétan, Pierre Robert (1506-1538):
umanista e traduttore della Bibbia.
, nacque a Noyon in Picardia, come il cugino
Giovanni Calvino Calvino, Giovanni (1509-1564):
riformatore di Ginevra.
, nel 1506 e morì a Roma nel 1538. Studiò il greco e l’ebraico a Strasburgo. Nel momento in cui ricevette la richiesta dei
barba Barba:
responsabili delle comunità valdesi alla fine del Medio Evo.
, esercitava la professione di precettore a Neuchâtel dove viveva. Amava chiamarsi con lo pseudonimo di
“Belishem de Belimakon” (senza nome e senza luogo).
La traduzione di Olivetan è basata sul Nuovo Testamento di
Lefebvre d’Etaples Lefebvre d’Etaples, Jacques (140-1537):
umanista e traduttore della Bibbia.
, stampato da
Martin L’Empereur L’Empereur, Martin:
editore di Anversa.
, a Anversa, nel 1528. Tradusse l’Antico Testamento a partire dall’ebraico tenendo conto della versione latina di Sate Pagnini. L’inventario della biblioteca di Olivetan, realizzato dall’amico
Christophe Fabri Fabri, Christophe:
collaboratore di Guglielmo Farel.
, ci rivela un umanista appassionato di lingue antiche e profondo conoscitore dei commentari rabbinici.
La Bibbia di Olivetan fu stampata il 4 giugno 1535 a Neuchâtel da
Pierre de Wingle Wingle, Pierre de:
editore di Ginevra.
, un altro “picard”, rifugiatovisi dopo Lione. La Bibbia di Olivetan verrà poi utilizzata per altre importanti traduzioni del mondo protestante, in particolare quella di
Ostervald Ostervald, Jean-Fédéric (1663-1747):
pastore e traduttore della Bibbia
. Inoltre fu il frutto di diversi autori che affiancarono Olivetan, tra cui
Thomas Malingre Malingre, Thomas:
collaboratore di Guglielmo Farel.
, il poeta
Bonaventure Desperriers Desperriers, Bonaventure (1510-1544):
scrittore umanista e pensatore libertario.
, redattori degli indici, e il giovane Giovanni Calvino, autore di varie prefazioni nelle quali difende un tema caro ai valdesi e a riformatori: l’accessibilità alla lettura dei testi sacri da parte del popolo.