Ho incontrato e conosciuto Rudy nell’ottobre del 1981. Era appena iniziato il Festival di Lille interamente dedicato all’Italia. Portraits d‘Italie curato da Fleuret Direttore e Jacquie Buffin Segretaria Generale e loro collaboratori.
In un incontro sull’Italia vista dalla Francia Rudy si presentò con un libro di geografia nel quale l’Italia era presentata come un paese agricolo e un arretrato. Rudy parlò con la sua calma e serenità di un’altra Italia e rese omaggio agli organizzatori del Festival per le scelte dei progetti inclusi nel programma.
In seguito ha collaborato alla stesura di manuali di Storia e Geografia curando un’altra presentazione e immagine del Paese che gli stava a cuore.
Quell’incontro fu l’inizio della nostra amicizia e della collaborazione con l’Istituto Italiani di Cultura. Un cammino che non si è mai interrotto e anche questa sera doveva essere qui Rudy per parlarci lui dell’emigrazione italiana in questa Regione.
Le parole ascoltate su questo argomento sono sue e rappresentano una sintesi di suoi scritti e in particolare del suo intervento al convegno del novembre 1995 sulla Presenza degli italiani nel Nord Pas de Calais: La Memoria, l’Immagine e l’Identità. Convengo che senza di lui non avrebbe mai avuto la riuscita e l’interesse da tutti riconosciuti. In precedenza un altro progetto era stato realizzato in collaborazione con l’Istituto: una mostra sulla Resistenza degli Italiani nel Nord Pas de Calais ancora disponibile e utilizzata da insegnanti di storia.
Ma quante cose ancora avrebbe potuto dirci e raccontare a partire dalle testimonianze raccolte, registrate e conservate in attesa di trascriverle e renderle pubbliche!
Ci mancherà molto la memoria che aveva di questa storia e la competenza, passione, chiarezza e serenità con cui sapeva raccontarcela e quasi farla rivivere a coloro che l’hanno vissuta.
Un altro grande momento forte di collaborazione furono le giornate di studio sull’Insegnamento della storia in Francia,Germania e Italia. Descrissi il progetto a Rudy e chiesi il suo parere. Poi lo proposi a Renate Albrecht Direttrice del Goethe Institut che o accolse con entusiasmo e insieme lo realizzammo a Lille, Colonia e Torino.
Anche in questa occasione il contributo di Rudy fu determinante per il coinvolgimento di numerosi suoi colleghi e degli Ispettori di Storia e Geografia e du Recteur de l’Académie de Lille.
La coooperazione con l'Istituto Italiano di Cultura è continuata interrottamente in tutti questi anni come dimostra il progetto di questa mostra virtuale al quale Rudy ha portato il suo contributo straordinario di conoscenza e di umanità come sempre.
Abbiamo tutti avuto modo di apprezzare in tante occasioni le qualità di Rudy, riconoscere i suoi meriti e manifestargli tutta la nostra ammirazione e gratitudine.
Lo vogliamo fare ancora una volta oggi ricordando le tante e diverse occasioni in cui lo abbiamo incontrato sempre pronto ad ascoltare, a rispondere alle nostre domande con un sorriso incoraggiante ed ottimista.
Rosino RISI (ex-direttore Istituto Italiano di Cultura di lille 1978-1995)